sabato 13 ottobre 2007

un incubo che si chiama Ikea


Sono una studentessa fuori sede e, come tutti i fuori sede, prima dell'inizio dell'anno accademico ho un problema che si chiama CASA. Quest'anno però il problema casa non è stato "problema stanza da trovare in affitto" ma "stanza vuota da arredare". E allora si sa che per cercare di risparmiare qualcosa gli studenti le pensano tutte e io ho pensato di andare ad Ikea. Non l'avessi mai fatto. Ho ancora i brividi a pensarci. E pensare che ad Ikea c'ero già stata un sacco di volte, per guardare però! Arrivo alle 14...entro nel fantastico mondo di Casalandia, prendo matitina (più di una in realtà...due), foglietto e metro e guardo le camere..."ma che bel letto" o "ma c'è pure quell'altro! E quella lampada", "no...lo specchio così è troppo carino", " e poi ci vuole la libreria, la scrivania, la sedia per la scrivania". Guardo l'orologio e sono le 17 e 45. A questo punto devo disegnare la camera: per fortuna che ci sono i computer e io, che in disegno ho sempre avuto 5, m'improvviso architetto e arredatrice. Nel mio progetto il letto si regge in aria...aiuto...chiamo l'addetta al reparto. Mi aiuta lei, disegna la camera, aggiunge un pezzo di qua e uno di là, perché io ovviamente ho dimenticato qualche cosa e pare che il progettino della mia bellissima camera sia pronto. Ore 19: ho due fogli con due liste in mano. In uno c'è l'elenco dei pezzi da prendere al serf service (a cui arrivo dopo essermi persa varie volte nel labirinto Ikea) e in un altro l'elenco dei pezzi da rotirare in "consegna merci" dopo aver pagato in cassa. La cassa appunto. Quale delle tante? Scegliere la più veloce è un'impresa. Ore 19 e 15 inizio la fila. Ore 19 e 45 arriva il mio turno. Pago e dico addio a tutti i miei risparmi. Prendo il carrello carico di pacchi ed è così pesante che non riesco a trascinarlo. Mi aiuta un ragazzo di buon volontà. Vado alla "consegna merci" a quel punto (per prendere la merce che non si prende al serf service) e mi danno un numero: 204. Aiuto!!! Si fanno le 20 e 25 e ancora non mi hanno chiamato. Lo stomaco inizia a brontolare. Alle 20 e 45 mi chiamano e mi consegnano altri due carrelli. A quel punto capisco che la mia povera macchina non ce la farà mai a trasportare tutto a casa. Faccio la "sosta carrello": un po' di roba la porto a casa e un po' torno il giorno dopo a riprenderla. Finale della storia: ancora sto montando la camera e quel che è peggio...mi avanza sempre qualcosa, due viti, tre chiodi, una mensola. E la notte sogno di perdermi nel "labirinto Ikea" con una poltrona animata che mi segue per schiacciarmi. Vorrei solo chiederle chi l'ha montata così bene!

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